Die christliche Religion hat Frauen zwar symbolisch und in der zölibatären Kirchenhierarchie marginalisiert. Trotzdem haben Frauen eine spezifische, auf Körperlichkeit und Imagination fußende Frömmigkeit entwickelt, die im 19. Jahrhundert als Heilmittel gegen den männlichen „Unglauben“ gepriesen wurde und einen Kernpunkt der katholischen Erneuerung darstellte. „Fromme Frauen/ Devozione femminile“ thematisiert sowohl Leben und Bedeutung einzelner Mystikerinnen im regionalhistorischen Kontext als auch die weibliche Frömmigkeit als religiöse Praxis.
Nonostante la marginalizzazione operata dalla religione cristiana nei confronti del femminile sia in ambito simbolico che nella gerarchia ecclesiastica celibataria, le donne hanno sviluppato una devozione specifica, basata sulla corporeità e sull’immaginazione, che nel XIX secolo è stata rivalutata come rimedio alla „miscredenza“ maschile, costituendo uno dei punti nodali del rinnovamento cattolico. „Fromme Frauen/ Devozione femminile“ tematizza la vita e il significato storico delle singole „sante“ nel contesto regionale, prestando altresì attenzione alla devozione femminile come specifica prassi religiosa.
Aus dem Inhalt:
Nicole Priesching, Frömmigkeitskultur und Ultramontanismus in Tirol um 1850
Severino Vereschi, Curiosità, devozione e ideologia: clero e società tirolesi di fronte alla stigmatizzata Maria Domenica Lazzeri di Capriana (1815-1848)
Marina Garbellotti/Cecilia Nubola, La „santa“ delle anime: Cattarina Donati (1652-post 1717)
Giovanna Paolin, Una devozione imbarazzante. Una controversia intorno al culto del Sacro Cuore nel Friuli del primo Settecento
Eva Cescutti, Et clausa est janua. Maria von Wolkenstein, Nicolaus Cusanus und das „richtige“ Klosterleben
Aufsätze:
Francesco Saracino, Appunti per una storia della Bolzano ebraica e le vicende della famiglia Gerson-Marx vissuta in città tra il XVI e il XX sec.